Il Progetto “Spazio ai Giovani” intende ridurre lo svantaggio socio-culturale dei minori della fascia d’età 11-17, anni in situazioni di disagio, marginalità o a rischio devianza, ponendoli al “centro” di un vero e proprio “Sistema Persona” basato su modello multidimensionale di intervento grazie alla messa in rete di tutti gli attori della comunità educante.
Il territorio coinvolto è l’Ambito S03 (ex S05) con Capofila il Comune di Eboli (SA) e i Comuni di Altavilla Silentina, Campagna, Contursi Terme, Oliveto Citra, Postiglione, Serre, Sicignano degli Alburni.
Punto di partenza del Progetto è la stipula di un Patto Educativo territoriale in base al quale realizzare una comunità educante maggiormente consapevole ed efficace nel rispondere ai bisogni educativi e formativi dei giovani.
Una comunità educante rafforzata sarà anche maggiormente attiva nella pianificazione educativa territoriale futura In particolare, attivando/consolidando le reti territoriali già esistenti e con il coinvolgimento diretto dei genitori (comitato di genitori), degli attori della comunità educante e soprattutto degli stessi ragazzi, si vogliono realizzazione:
- attività educative di rafforzamento delle competenze umanistiche, relazionali, di cittadinanza, digitali, STEM (laboratori, tutoring, supporto scolastico, formazione per la qualificazione professionale)
- attività orientative per accompagnare i ragazzi in percorsi di crescita personale (coinvolgendo prioritariamente i giovani esclusi da i percorsi istituzionali, i cosiddetti NEET o con BES), nella individuazione di interessi, abilità e talenti personali, aiutandoli a sviluppare senso di responsabilità, a effettuare scelte consapevoli e migliorandone l’occupabilità (presente o futura);
- attività sportive o ricreative per promuovere la partecipazione e la socializzazione dei giovani;
- attività con e per la famiglia per accompagnare la crescita dei minori e sostenere i genitori nel proprio ruolo educativo sulla base di “patti di corresponsabilità educativa”. Si attiveranno “spazi di ascolto e di apprendimento” per accogliere i bisogni delle famiglie, per fornire “supporto alla genitorialità” educative”, ma anche informazioni sulle opportunità di accesso ai servizi, alle leggi/contributi in sostegno alla famiglia, esperienze di tutoraggio educativo;
- attività di formazione/empowerment, incontri di approfondimento su problemi educativi e relazionali, rivolti agli attori della comunità educante (genitori, educatori, operatori, insegnanti e altri adulti strategici) per svolgere il proprio ruolo con maggiore consapevolezza ed efficacia.
Le attività saranno caratterizzate da innovatività, interdisciplinarietà, intergenerazionalità e interculturalità;
Il progetto pur mantenendo un collegamento con le opportunità che il territorio già è in grado di offrire, intende favorire la diffusione e valorizzazione di spazi/centri giovanili che possano svolgere la funzione di luoghi di produzione culturale e creativa.
ATTIVITA’ REALIZZATE DA FILI D’ERBA:
1
Creazione Gruppo Interistituzionale e stesura Patto educativo
Questa attività è finalizzata alla realizzazione di un sistema educativo integrato fondato su un Patto Educativo che impegni l’intera Comunità, intesa come l’insieme di tutte le agenzie educative, a ricercare coordinamento e integrazione nella sua azione di sostegno alla crescita dei minori.
La Comunità diventa, in tal modo, educante perché che dà continuità, senso e valore unitario alle proposte delle varie agenzie. Inoltre la messa in rete di tutte le risorse ne consente la razionalizzazione e l’ottimizzazione. Si potrà delineare, in tal modo, a livello locale una linea di politica minorile rivolta alla promozione del benessere di tutti i ragazzi, soprattutto dei più deboli., con offerta integrata di servizi e opportunità educative coordinata da un Gruppo Interistituzionale costituito da rappresentanti dell’amministrazioni comunali, delle istituzioni scolastiche, delle associazioni, del terzo settore, delle agenzie formative, dei servizi sociali, dei genitori che avranno anche l’obiettivo di elaborare un Patto Educativo che non sarà solo il risultato delle varie attività ma un vademecum a cui far riferimento successivamente e su cui continuare a lavorare attraverso le idee, i suggerimenti e le esigenze che potrebbero emergere sia tra i ragazzi che a livello territoriale e istituzionale.
2
Percorso di sostegno alla genitorialità
Questa attività è rivolta in maniera specifica ai genitori per prevenire e contrastare il disagio e le difficoltà connesse al loro ruolo educativo.
L’intervento con i genitori può essere a volte l’unica strada percorribile per aiutare un figlio adolescente in difficoltà. La rivoluzione adolescenziale implica spesso una grande conflittualità con i genitori che potrebbero avere a che fare con richieste insostenibili, situazioni pericolose, aggressività con agiti violenti, rifiuto scolastico, ritiro in casa.
Sarà un percorso di empowerment delle competenze genitoriali con personale esperto in materia di disagio giovanile; cyberbullismo, disturbi dell'alimentazione; disturbi dell'apprendimento ecc e in casi particolari con psicologi, psicoterapeuti familiari.
Il percorso di sostegno alla genitorialità consiste in una serie incontri (in presenza e/o on line) della durata complessiva di 120 ore (3 cicli di 10 incontri bisettimanali di 4 ore; ogni ciclo vedrà la partecipazione di circa 10 genitori) e inizierà con la costituzione di un Comitato genitori che individuerà, insieme all'operatore, gli argomenti più utili da trattare.
Gli incontri saranno strutturati in tre momenti:
il primo di ascolto durante il quale i genitori potranno essere aiutati ad individuare e riconoscere bisogni o situazioni di disagio ed effettuare una richiesta precisa all’operatore;
un secondo momento di esposizione di quali dinamiche innescano alcuni comportamenti-problema;
il terzo sarà dedicato a supportare i genitori a trovare le soluzioni educative ottimali per loro; attivando in tal modo le risorse personali al fine di aumentare l’autonomia personale e la responsabilità genitoriale.
Al termine del percorso ogni genitore avrà maggiore competenza nel:
-□Analizzare eventuali problemi connessi a un disagio in famiglia;
-attuare un programma educativo efficace;
-□comunicare, mantenere l’autocontrollo, valutare il positivo, mantenere elevate aspettative di cambiamento, resistere alla frustrazione
3
Spazio ai giovani talenti
Le attività laboratoriali avranno sia valenza formativa che orientativa e mirano all’acquisizione di competenze artistiche, umanistiche relazionali, logico matematiche e la valorizzazione del protagonismo e dei talenti dei giovani.
A tale fine verrà potenziato il ruolo educativo degli spazi/centri giovanili di aggregazione a disposizione dei soggetti partner dove si realizzeranno:
2 laboratori ludico artistici (11-13 e 14- 17 anni), intesi come spazi di sperimentazione per stimolare nei giovani il talento, le abilità, l’intelligenza emotiva e l’intraprendenza, saranno volti alla realizzazione di un’opera (es cortometraggio; docufilm; mostra, fototeca, evento ecc) che riguarderanno tematiche ritenute rilevanti per i ragazzi e scelte partendo dalle esperienze personali.
Nei laboratori i giovani si cimenteranno nelle diverse fasi della realizzazione dell’opera (es costumi, riprese, trucco, fotografia, raccolte, allestimenti, pubblicizzazione ecc) secondo proprie aspirazioni e talenti; dando la possibilità ai giovani di incontrarsi, fare amicizia, combattere la noia con attività sane.
I laboratori uniranno la dimensione didattica con quella culturale e aggregativa: le attività saranno legate all’apprendimento, ma gli argomenti saranno riportati in una dimensione pratica e esperienziale più vicina al mondo degli adolescenti. Inoltre sono previsti dei “compiti a casa” tra gli incontri (es cercare materiali) per favorire il senso di impegno e responsabilità
4
Laboratori di progettazione partecipata per il contrasto alla povertà educativa “Il dialogo collaborativo famiglia-servizi–territorio come risorsa strategica per il contrasto alla povertà educativa”
Obiettivi: avviare un processo di potenziamento educativo condiviso facendo leva sulle esperienze maturate nelle comunità locali e capace di coinvolgere tutti gli attori del privato sociale e del volontariato, le scuole, gli enti locali e ogni risorsa educativa dei diversi comuni dell’Ambito, per costruire le reti dei soggetti attuatori e il sistema delle alleanze educative territoriali.
Articolazione dei laboratori:
dopo un lavoro di prima “mappatura” delle azioni di attivazione educativa già presenti nell’ambito territoriale, si passerà ad un lavoro di progettazione di azioni e interventi che possono essere adottati per arginare forme crescenti di povertà educativa, a partire da esperienze e progetti virtuosi in ambito educativo e su modelli educativi e di partecipazione realizzabili sul territorio.
5
Lo spazio intorno a noi: Laboratori outdoor di educazione alla cittadinanza sostenibile
Le attività orientative, formative e laboratoriali verranno arricchite da uscite e attività outdoor nell’aree naturali. L’apprendimento sarà, così, supportato dalla scoperta ed esplorazione dell’ambiente urbano e naturale. Attraverso l’esperienza diretta si intende far acquisire maggiore conoscenza del territorio, del patrimonio paesaggistico, storico e artistico, che si inviterà poi i ragazzi a documentare in vario modo (ad esempio, con la realizzazione di video o mappe del territorio).
L’attività che fa riferimento ai contenuti dell’educazione civica e ambientale intende, promuovere competenze cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo, con particolare riguardo allo sviluppo di competenze sociali e civiche quali le condotte attente al risparmio energetico, al corretto conferimento dei rifiuti, al rispetto del bene pubblico, del patrimonio artistico, culturale e ambientale e far prendere ai minori la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, i conflitti sociali ecc) concorrono tutti i cittadini del mondo, ognuno per la propria parte.
Saranno approfonditi gli aspetti e le opportunità lavorative della green economy e delle figure sempre più ricercate dei “green jobs”.
6
Spazio, corpo e movimento: Laboratorio sportivo inclusivo
Il laboratorio vuole offrire ai minori, anche portatori di disabilità o con disagio, appartenenti a famiglie in difficoltà, la possibilità di praticare uno sport quale strumento efficace per combattere la povertà educativa, per la crescita psico- fisica e per aumentare l’inclusione sociale.
È un percorso ricco di tutti i contenuti più sani dello sport: la socialità, l’autonomia, il benessere, il divertimento e lo stare assieme.
La naturale conseguenza è una attenzione agli aspetti metodologici e a una proposta didattica flessibile in rapporto al contesto e funzionale ai bisogni educativi rilevati. A tal fine, la varietà delle attività e delle modalità di apprendimento faciliteranno l’elaborazione e la realizzazione del movimento da parte dei minori con o senza disabilità. Le proposte saranno commisurate e pianificate alle competenze dei singoli e del gruppo. Attraverso le compensazioni, gli adattamenti creativi e organizzativi saranno favorite relazioni inclusive e solidali, rendendo così le attività realmente accessibili a tutti, evitando la noia, l’abbandono o l’insuccesso. Le attività proposte in questo programma, grazie alla flessibilità delle regole, dei materiali e degli spazi, vanno in tale direzione, consentendo la partecipazione del numero più ampio possibile di bambini e ragazzi, per quanto diversi possano essere le loro caratteristiche e i loro bisogni.
7
Tutoring personalizzato e specialistico
Tutoring scolastico personalizzato rivolto a giovani a forte rischio di abbandono scolastico, volto al recupero degli apprendimenti e al learning loss dovuto al periodo Covid o ad altre motivazioni individuali.
Con questa attività si vuole realizzare una didattica davvero inclusiva, centrata sui bisogni e sulle risorse personali, che riesca a rendere ciascun alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti, attraverso la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e assecondando i meccanismi di autoregolazione. Ogni studente avrà un percorso personalizzato di apprendimento.